ESERCITAZIONE
CODICE ROSSO 2017
Il Gruppo di Protezione
Civile “VOLONTARI VALLE DEL MARECCHIA”
affronta l’emergenza sismica sul territorio della provincia Riminese.
Alle ore 08,30
del 20 Maggio scatta l’allarme attraverso il suono della sirena nel borgo della
città e all’interno della Scuola Elementare.
E’ l’inizio dell’ESERCITAZIONE di Protezione
Civile sul rischio sismico organizzata dal Gruppo
di Protezione Civile VALLE DEL MARECCHIA – consolidata compagine del
Volontariato di Protezione Civile del Riminese – con il contributo del
Servizio di Protezione Civile dell’Unione di Comuni Bassa Valle del Marecchia,
dell’Amministrazione Comunale di Santarcangelo di Romagna e con il fondamentale
apporto dei VV.F. di Rimini, Aeronautica Militare (con i reparti della 1a
Brigata Aerea e del 15° Stormo stanziati sulla Base di Cervia), Coordinamento
Provinciale delle Associazioni di P.C. di Rimini, Soccorso Alpino Emilia
Romagna, Sezioni C.R.I. di Rimini e Riccione, Unità Cinofile e Volontari di
vari Gruppi di P.C. tutti coordinati dalla Prefettura di Rimini.
Lo scopo
essenziale era di testare tutte le procedure e le componenti impegnate secondo
il Piano di Emergenza Intercomunale nella parte relativa al rischio sismico e
di affrontare ulteriori emergenze non pianificabili.
Il susseguirsi
degli eventi (evacuazione degli alunni dall’istituto scolastico e ritrovo
nell’area di attesa insieme alla popolazione “confusa” dalla novità,
l’attivazione del Centro Operativo Intercomunale, l’arrivo della squadra dei
VV. F. per il controllo strutturale dell’edificio e la ricerca di un disperso, l’utilizzo degli
automezzi antincendio, il carico e trasporto sull’ambulanza della C.R.I.) ha
movimentato la quotidianità della mattinata dei cittadini Santarcangiolesi.
Se finisse qui
avremmo parlato di “dimostrazione”
delle capacità dei vari attori nello scenario appena descritto, ma rimarchiamo
invece il termine ESERCITAZIONE
perché successivamente è iniziata la fase formativa per le squadre intervenute
su un secondo scenario identificato in una porzione di fabbricato individuato in
una parte di grotta tufacea, facente parte della peculiare realtà paesaggistica
di Santarcangelo di Romagna.
All’interno infatti
è stata svolta un’attività di “Ricerca in
maceria di tipo medio” che ha visto interessato vario personale dei VV.F.
inviato sul posto dalla Sala Operativa (115) su richiesta del C.O.I. a seguito
di richiesta telefonica da parte di privati cittadini.
Dopo i primi
contatti preliminari con i componenti della squadra Cinofili che avevano
individuato la presenza di persone all’interno, i VV.F. hanno operato con
perizia e maestria nella fase di ingresso e messa in sicurezza della parte
collassata per poter mettere su barella l’infortunato.
Successivamente
i componenti della squadra del S.A.E.R. hanno utilizzato le loro attrezzature
creando un sistema di funi per il trasporto della barella fuori dall’area
critica e consegnato l’infortunato al personale C.R.I. per le cure del caso.
Nel frattempo
la Prefettura autorizzava la richiesta del C.O.I. per la costituzione di un
campo di accoglienza per più di 200 persone e la movimentazione della colonna
mobile provinciale a cui si aggregavano anche gli automezzi dell’Aeronautica
Militare allertati per le necessità del caso.
Sotto
l’attenta e scrupolosa direzione del capo campo, si è proceduto al celere
allestimento del campo accoglienza composto da tende PI88, shelter segreteria volontari
(con funzione anche di Sala Operativa sostitutiva di quella presente al
C.O.I.), 2 P.M.A. della C.R.I., container servizi igienici, tendone mensa e
container cucina mobile, attivando così tutte le funzionalità necessarie
all’autonomia di un campo di accoglienza.
Contemporaneamente
– considerate le condizioni sempre più critiche dell’infortunato
precedentemente fermato al P.M.A. per il necessario TRIAGE - la Prefettura
avallava la richiesta del C.O.I. di un trasporto d’urgenza con mezzo aereo. L’indisponibilità
di altri velivoli attivava la sala operativa dell’A.M. che provvedeva ad
inviare un elicottero militare HH139 del vicino 15° Stormo.
Le operazioni
si concludevano – non senza il maltempo e la pioggia battente che hanno reso
ancora più realistica l’attività – con il carico della barella e del personale
aerosoccorritore con l’utilizzo del verricello.
Il de-briefing
ha evidenziato come le sinergie create sul campo tra le varie componenti sia il
traguardo cui aspirare per il raggiungimento del miglior supporto possibile per
le popolazioni colpite da questo tipo di calamità naturale. Particolarmente
interessanti e propedeutiche per il futuro sono state quelle messe in comune
dal Volontariato di P.C. , VV.F., S.A.E.R., Cinofili, C.R.I. e Forze Armate
tanto evidenti da entusiasmare gli stessi attori e il personale di controllo,
rendendo possibile l’ottima riuscita della fase esercitativa.
La pausa per
il pranzo di tutti i partecipanti ha fatto da preludio alle attività
dimostrative pomeridiane dove sono state affrontate le varie tematiche che si
evidenziano durante le emergenze di P.C. (sismica, idrogeologica, antincendio,
ricerca dispersi e sanitaria).
L’ultimazione
delle fasi di smontaggio del campo e il ricovero di quanto utilizzato ha
lasciato tutti i volontari stanchi ma nel contempo felici per la possibilità di
effettuare attività esercitativa, ottimizzare le procedure di gestione e
amalgamare lo spirito di collaborazione.
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By Aquilotto65
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